La Collezione permanente dedicata all'antichità

Al pianoterra c'è un lapidario in cui si può ammirare una ricca raccolta di monumenti lapidei risalenti all'epoca della dominazione romana. In base alla tipologia le più numerose sono le pietre tombali: esse recano i nomi dei defunti e cenni alla vita degli abitanti della colonia romana Pola, e sono esposte nel corridoio del pianterreno. Nella sala I sono raccolti i più notevoli monumenti funebri, onorifici o votivi provenienti da Nesazio, dal territorio della colonia Parentium (oggi Poreč-Parenzo) e da altre località dell'Istria orientale e settentrionale. I monumenti votivi in onore di imperatori, divinità romane e istriche, come pure frammenti di decorazioni architettoniche e capitelli, architravi e cimase raccolti a Pola, si trovano nelle sale II e III. Nella sala IV sono collocate le lapidi sepolcrali di cittadini illustri, sacerdoti preposti al culto dell'imperatore e soldati, nonché rilievi litici raffiguranti armi. Altri monumenti lapidei scolpiti a rilievo sono stati sistemati lungo le pareti delle scalinate e dei corridori ai piani superiori. Nel corridoio del primo piano ci sono i resti della recinzione del foro con le basi delle colonne; le basi sono decorate a rilievo raffigurante il volto barbuto di Giove-Ammone con le corna di ariete, mentre sulle caselle divisorie sono rappresentati i Tritoni, divinità marine, e coppie di aquile e amorini recanti ghirlande riccamente intrecciate di frutta, pigne e fogliame. Nel corridorio del secondo piano sono esposte statue di calcare che appartenevano a sfarzosi edifici funebri in forma di tempio, andati perduti, e parti di statue che ornavano i templi e gli altri edifici pubblici della colonia Pola.

Manufatti più minuti, testimonianti la cultura del periodo romano antico in Istria, si trovano nelle sale del primo piano. La prima rappresenta in sintesi la Pola antica e l'agro circostante con i reperti più caratteristici trovati nei sepolcri romani del I e II sec. In una bacheca murale è esposta una selezione di monete romane in ordine cronologico, dall'epoca della prima repubblica al tardo impero. Le monete romane risalenti al periodo dal I al V sec. recano sempre sul diritto il ritratto dell'imperatore o di un membro della famiglia imperiale, dapprima di profilo e poi, a partire dal III sec., di faccia. Sul rovescio vi sono i simboli ideologici e politici, spesso personificati nell'immagine di una giovane donna. Per importanza va segnalata la lapide di marmo che riporta il decreto del consiglio municipale della colonia romana Pola sull'assegnazione di un'area pubblica a un cittadino emerito per lo svolgimento di funzioni religiose e in cui si legge il nome ufficiale completo della città.

In un'altra sala c'è una selezione di ornamenti e statue marmorei e oggetti d'uso quotidiano: utensili di ferro, stoviglie di ceramica, vasellame e lampade di bronzo, monili e parti di vestiario, accessori cosmetici di osso, balsamari di vetro, vasi e urne funebri. Sulle pareti sono esposte riproduzioni di grafiche di fine '700, che raffigurano la Pola della stessa epoca e i suoi monumenti più illustri.

Esemplari di stoviglie, boccali e anfore, lucerne e tegole con i sigilli delle rispettive botteghe, vengono esposti nella terza sala. In Istria a testimoniare una fiorente produzione ceramica sono gli stampi per la produzione di lucerne e i resti di fornaci di Fasana, dove venivano prodotte anfore e tegole con i sigilli dei proprietari, membri della dinastia senatoriale di Lecanio Basso, e dei suoi capi-officina. Nella stessa sala sono illustrati i vari metodi di lastricatura dei pavimenti, delle tubature idriche di ceramica o di piombo e c'è la ricostruzione di un'ancora romana.

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